venerdì 8 novembre 2013

Che puzza!

Un giorno ero a casa di mio fratello Pupetto (quello nero e brutto, un giorno ve ne parlerò) e sonnecchiavo tranquillamente fidandomi ancora incoscientemente del genere umano. Non ero nemmeno adolescente ancora, vivevo la mia beata infanzia tra un tentato omicidio e un'accurata scelta delle armi per la controffensiva. Dicevo, sonnecchiavo pacificamente quando sento la strega dire "Portiamo Buzzi in toelettatura". Drizzo subito le orecchie perché pur non sapendo ancora cos'era una toelettatura, sapevo che sarebbe stato qualcosa di losco e pericoloso. Nenni, il coinquilino gay di mio fratello, è subito scattato in piedi "Vengo io in toelettatura! Vengo io in toelettatura!" A quel punto ho definitivamente capito che ero spacciata. Ho tentato la fuga per tutto il giardino ma da una parte c'era Deedee, un cane enorme e cattivo che vive sempre a casa di mio fratello e che un giorno mi ha tirato una parabola di Sky in testa, dall'altra le due streghe in tenuta da guerra, dall'altra il maledetto furgoncino che doveva portarmi al patibolo. Ero davvero spacciata. Ho detto addio a mio fratello e mi sono diretta coraggiosamente incontro all'infame destino.
Arriviamo in toelettatura, un posto puzzolente e umido, in cui i cani entravano normali e uscivano conciati in modo ridicolo e con uno strano olezzo di vaniglia, cocco e non so che altro schifo che rendeva l'aria irrespirabile. Entriamo e inquadro subito la responsabile di tutto ciò. Molto cordiale con le streghe, quindi sicuramente mia nemica. Mi mette in un contenitore bagnato e comincia a imbrattarmi con una schiuma bianca e nauseante, mentre la madre indegna invece di correre in mio soccorso scattava foto ricordo della mia disfatta e si complimentava con la mia carnefice. Dopo poco per fortuna una secchiata d'acqua mi toglie di dosso la schiuma maleodorante e mi mettono su un tavolo. Mi puntano contro un bazooka. Mi è passata la vita davanti. Ricordavo i giorni felici nell'utero materno in cui sognavo un mondo giusto in cui avrei potuto cibarmi di porchetta a volontà, e invece ero lì con un bazooka puntato. Lo accendono, ma stranamente non muoio. Sentivo solo un soffio di aria calda addosso che pian piano mi asciugava, mentre la strega numero 3 mi girava attorno con strumenti infernali come tagliaunghie, forbici e spazzole.
Quando pensavo che la tortura fosse finita....."Cocco o vaniglia?" E la maledetta, per infierire ancor più sulla mia dignità ormai perduta, esclama felice: "Vaniglia!"
Sono uscita da quella sala delle torture con lo sguardo basso, puzzolente come mai ero stata in vita mia, vergognandomi per aver permesso che mi facessero tutto ciò. È stato quel giorno che ho deciso che la categoria intera dei toelettatori me la pagherà.

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