giovedì 7 novembre 2013

Du iu spik italian?

Come vi accennavo nella mia breve presentazione, l'enorme cruccio della mia vita è la mia madre adottiva. Ancora non comprendo le ragioni per cui mi ha adottato, considerando che la sua giornata è programmata sui tentativi di farmi fuori in modo cruento. Ma di questo vi parlerò più avanti.
Una delle difficoltà più grandi che ho incontrato all'inizio della convivenza, oltre a dovermi continuamente difendere dai reiterati tentati omicidi, è stato il linguaggio. Essendo io di origine belga e residente in Italia, nasco bilingue e apprendo nel corso del tempo anche un impeccabile inglese e tedesco. Capite bene che ritrovarmi catapultata in una reltà in cui le quattro lingue che parlo correntemente non erano sufficienti a comunicare si è rivelato molto frustrante. Tuttavia, visto il mio enorme interesse per i disturbi del linguaggio, mi sono impegnata fin da subito a cercare di capire il modus comunicandi (so anche il latino) dell'indegna.  Per mesi ho preso appunti finché sono riuscita a mettere insieme un compendio del linguaggio materno. Ecco i punti salienti:

- la lettera Z è un'opinione. Nessuna differenza tra zucchero e zaino.
- la vocale E è sempre aperta.
- la vocale O pure.
- il verbo sgattaiolare viene sostituito dal neologismo sgaiattolare.
- trabocchetto diventa tracobbeto.
- invertire maschile femminile senza criterio. Ad es. "la dispensa" diventa "il dispenso", "la gita" diventa "il gito".
- quando si impara una nuova parola bisogna usarla sempre, anche a sproposito. Se qualcuno te lo fa notare, bisogna incazzarsi.
- le citazioni letterarie vengono attribuite in maniera casuale ad improbabili autori. Se qualcuno te lo fa notare, bisogna incazzarsi. Se su google scopri che avevi torto, fai finta di niente e fingi di avere un impegno impellente. Se si è al telefono, inventarsi un avviso di chiamata e sperare (nel mio caso invano) che l'altro dimentichi la gaffe.
- è preferibile l'utilizzo del gerundio al posto del presente indicativo. Ad es. "Ciao, ti saluto" diventa "Ciao, sto chiudendo".

Come tutti i compendi linguistici, la mia ricerca è in continua evoluzione. Vi terrò aggiornati sulle nuove scoperte.
Capitolo a parte sarà costituito dal tentativo della madre di apprendere una lingua straniera.



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