martedì 19 novembre 2013

La carne è carne

Premessa: la 17esima legge di Murphy dice che un indegno si circonda necessariamente di infami.
Stavo spiegando pacificamente a Django, un pechinese gigante alto come un cassonetto, degli stratagemmi efficaci per far fuori sua madre quando l'indegna viene a prendermi e comincia a fracassare i maroni: "Piede! Terra! Resta! Volteggia! Capriola!" Guarda che mi tocca fare per 200 grammi di crocchette puzzolenti al giorno. Ma finirà questo matriarcale regno del terrore, oh sì che finirà, indegna di una madre! Tra l'altro non posso ribellarmi alle pagliacciate materne perché altrimenti, come ha fatto recentemente, mi apre la pancia e, invece di lasciarmi riposare in pace nella gloria divina che mi libererebbe dal male, mi ricuce e mi lascia i punti per otto settimane, finché non fanno infezione. A quel punto comincia la sceneggiata della madre amorevole: "Povera Buzzini, disinfettiamo la pancina, mettiamo la cremina, facciamo il massaggino", ma ti venisse un ictussino, disgraziata, che ami vedermi soffrire e mi uccidi lentamente con le tue pericolose pozioni.
Dicevo, le indegne si circondano di infami. La madre di Django, una delle suddette infami, si presenta con un vassoio di bignè. Sono una cagnolina virtuosa, ma la carne è carne e non ho potuto fare a meno di tentare il colpaccio. L'indegna e l'infame, per prendersi gioco di me, cominciano a dire: "Chissà se dici bignè se capisce aupied (una delle pagliacciate materne che sono costretta a fare per guadagnarmi il pane, ndr)" ed io, che ero lì e ho sentito tutto (dementi), alla parola bignè ho eseguito prontamente aupied nella vana speranza che, degli otto chili di quel dolce giubilo di sapori, mi dessero un piccolo pezzetto. Invece le maledette, dopo avermi sfottuto con quelle risate isteriche e malevole, mi hanno chiuso in una gabbia stretta e piena di chiodi, e hanno cominciato ad ingozzarsi di fronte a me. La crema colava da quei tunnel che chiamano bocche mentre ridevano e mi guardavano e si ingozzavano senza ritegno. Ma finirà tutto sul culo, ricordatevelo quando non vi entreranno i pantaloni e quando rimarrete incastrate nel water.
Fortunatamente, essendo io previdente e conoscendo il mio pollo, sapevo come sarebbe andata a finire e avevo prontamente iniettato un litro di Guttalax nei bignè. Ricordate: mai prendere in giro Buzzi. E ora andate a cagare nel vero senso della parola. Ah ah.

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